Interviste

Il Rappuso: intervista a Lele Blade per il suo “Vice city”.

Come nasce “Vice City” nella tua testa e come si è sviluppato nel tempo?

Nasce come un progetto istintivo, al quale ho lavorato per poco più di
un mese. È stato tutto così veloce che non ci ho pensato troppo!

Le Grafiche del tuo Ep sono totalmente ispirate alla celeberrima serie di videogames “Gta”. A cosa è dovuta questa scelta?

È stata voluta come scelta… mi piaceva. Ho inserito le figure del gioco
che rappresentano un po’ tutti pezzi dell’Ep: la Maserati Blu, la pistola,
la ragazza…

I beats che compongono questo Ep sono sicuramente un elemento di spicco dello stesso. Quali sono le sonorità che ti condizionano o ti ispirano sotto il profilo artistico?

Mi ispirano molto le sonorità francesi anche se non mi condizionano.
Almeno da solista, non credo di avere influenze francesi, più che altro
nella scrittura.

In “Vice City” possiamo ascoltare dei feat. d’eccezione come Vale Lambo, Gemitaiz e Luchè. Cosa ti ha spinto a scegliere questi tre artisti per accompagnarti in questo progetto artistico?

Vale è l’altro componente de Le Scimmie, il mio gruppo. È una persona con la quale mi sono sempre trovato bene a collaborare. Luchè rappresenta la collaborazione che ho sempre desiderato fare, Gemitaiz rappresenta qualcosa di diverso e di forte nel mio percorso.

Nel singolo “Loco” poni l’attenzione sul concetto espresso da coloro che “giudicano” un artista dalle collane o dal vestito. Quanto queste dinamiche influiscono sulla tua musica e quanto sulla tua persona?

Sinceramente, credo che in maniera furba noi ci “giochiamo” pure su
questo aspetto, anche se non mi va che le persone debbano giudicare
un artista in base alle collane che indossa o alle sue macchine.

Qual è il prossimo passo che dobbiamo aspettarci da “Lele Blade” subito dopo questo Ep?

Ve ne accorgerete, sicuramente qualcosa che farà molto rumore. Intanto seguitemi sul mio profilo Instagram per rimanere aggiornati sulle date estive, in Campania e non solo!

Federico

Steek nasce in un piccolo paesino della Sardegna negli ’80 per poi emigrare con la valigia di cartone e una sfilza di dischi hip-hop nella capitale. Durante la seconda metà degli anni ’90 viene folgorato dalla cultura hip hop in tutte le sue forme e discipline, dapprima conoscendo il rap Made in USA, arrivando poi ad appassionarsi al rap Made in Italy grazie ad artisti storici, quali: Assalti Frontali, Otr, Colle der fomento, Sangue Misto e molti altri. Fondatore della page “Il Rappuso” che lo porta a collaborare con tutta la scena rap underground italiana, mette la sua voce e la sua esperienza al servizio di LOWER GROUND con la trasmissione che prende il nome dalla sua creatura “IL RAPPUSO”.

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