Jake La Furia pubblica “64 NO BRAND" a 4 giorni dall'uscita di "Fame"

A 4 giorni dall’uscita di “Fame”, Jake La Furia pubblica “64 NO BRAND” e sia i fan che molti esponenti della scena impazziscono letteralmente. Ad un anno dalla reunion dei Club Dogo e l’uscita del loro disco, dal tour nei palazzetti e dalla data al San Siro, Jake La Furia sta per tornare sulla scena con il suo quarto album da solista.
Anche quest’anno non dovrò vergognarmi di essere Jake La Furia!
L’annuncio di “Fame”
Una cosa è certa: quando Jake La Furia si muove, la scena trema. Il 9 gennaio 2025, con un teaser che ha incendiato i social, uno dei capi indiscussi del rap italiano ha annunciato il suo ritorno da solista sulla scena. Un video potente: alcuni luoghi iconici di Milano in fiamme e un tram, anch’esso in fiamme. L’insegna del tram recitava una sola parola: Fame. Sotto il post una didascalia, semplice ma esplosiva: “31 GENNAIO 2025”. Tanto è bastato per scatenare l’hype e far parlare tutti.
Per i veterani del rap italiano, quel dettaglio sul tram non era affatto casuale. Per chi invece ha perso un pezzo della sua storia, comunque, è stata una settimana di attesa dettata dalla voglia di ascoltare nuova musica dello “Sugar daddy della Sony“. Poi, il 15 gennaio Jake ha deciso di alzare il sipario e regalare ai fan la foto della copertina con su scritto proprio “FAME”, il nome del disco. Insieme alla copertina ha pubblicato anche la tracklist (con i featuring) e il nome del produttore di cui porta la firma il progetto.




La notizia in cui molti speravano infatti è arrivata: il produttore di Fame è Night Skinny, tra i producer più influenti della scena degli ultimi anni. Dopo aver collaborato su alcune tracce memorabili, (0 Like; Trips!; Prodotto; CNTNRS), Skinny e Jake si uniscono per un’intera avventura discografica. È infatti la prima volta che i due lavorano insieme su un progetto completo.
Il significato del nome del disco: “Fame”
Tornando a “Fame”, questo è il primo nome che Jake si è dato nel 1993, quando si avvicina alla cultura hip hop e in particolare al writing: era la sua tag. E questo è lo pseudonimo che ha tenuto con le Sacre Scuole, il gruppo fondato insieme a Guè e a Dargen D’Amico. Lo ha tenuto fino a quando, dopo la pubblicazione di 3 Mc’s al cubo del 1999, si sciolsero. È qui che “Fame” divenne “Jake La Furia”, con l’arrivo di Don Joe, che sostituì Dargen, e con la nascita dei Club Dogo. Questo nome è un tributo al personaggio “Jake The Muss”, del film Once Were Warriors.


Il 20 Gennaio Jake La Furia ha pubblicato poi un altro breve reel che anticipava una piccola parte di Milano Bloody Money. Si tratta della traccia numero 8 del disco, che condividerà assieme ad Ernia. I più attenti avranno notato l’evidente citazione a “Bloody Money” di Capone-N-Noreaga, dell’album “War Report” del 1997, da cui è stata campionata la base.

Jake La Furia pubblica“64 NO BRAND”
Domenica 26 Gennaio Jake dà appuntamento a tutti per il giorno dopo, con un altro reel e un’altra strofa, che stavolta anticipava sempre una piccola parte di “64 NO BRAND”. Proprio Lunedì 27 Gennaio, infatti, Jake La Furia pubblica “64 NO BRAND” sulla sua pagina IG, facendo impazzire tutti gli amanti del genere.
Tre minuti e mezzo di puro rap, 64 barre forti e chiare sul beat crudo e intenso di Skinny anticipano quella che si prevede (e si spera) sia la fame che guiderà l’intero progetto: la fame di raccontare la realtà, come ha sempre fatto, in maniera diretta e intensa allo stesso tempo.
Ancora una volta, almeno per quanto riguarda il brano in questione, Jake La Furia torna a dare lezione di rap a metà della scena. Quelle lezioni che impari dall’ “università della strada”, quelle di chi ha fatto la “gavetta sugli scooter” e non quelle cose di cui si vantano “questi clown con le carriere corte”, che “fanno i pappa con la pappa pronta”. Quelle di chi a 20 anni era già morto due volte (cit.). In “64 NO BRAND” troviamo anche una citazione al brano “Puro Bogotà” del disco Vile Denaro, capolavoro dei Club Dogo del 2007.
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Considerazioni
“64 NO BRAND” è la traccia numero 6 del disco e, a giudicare da questi 3 spoiler, “Fame” si prospetta essere niente male, nonostante le critiche già ricevute per il numero dei featuring. Sono tre, inoltre, i featuring presenti anche in Tropico del Capricorno di Guè, così come in diversi lavori di Night Skinny. Anche la scelta di Night Skinny come producer, tra l’altro, è stata già considerata puramente strategica e di mercato dai “critici” del momento.
Ma a noi rappusi non piace dare conclusioni affrettate, né recensire dischi ancor prima che escano. Ci piace pensare che quello di Jake sia solo un modo di misurarsi con i giovani talenti e dimostrare di spaccare ancora tanto, e, perché no, che si tratti di una scelta semplicemente volta al proseguimento di questo legame e questo dialogo sempre più evidenti tra la vecchia e la nuova scuola. Non vogliamo sbilanciarci troppo, nè fare critiche o dare giudizi affrettati: attendiamo soltanto Venerdì 31/01 come abbiamo sempre atteso ogni progetto che porta il nome di Jake La Furia!
Conclusioni
Night Skinny, ormai una costante per molti pesi massimi della scena, ha consolidato il suo ruolo di architetto del suono, plasmando un’estetica che domina il panorama attuale. Ora, con Fame, si preannuncia un disco che, per sonorità e liriche, potrebbe portarlo a sperimentare e a cimentarsi in una nuova avventura.
I lavori solisti di Jake, invece, da sempre hanno diviso i Dogofieri: da una parte c’è chi li considera un’evoluzione naturale del suo percorso, dall’altra chi rimpiange il passato con i Club Dogo ed è fermo al famoso “Non siete più quelli di Mi Fist”. Ma c’è una cosa su cui tutti concordano: quando uno come Jake lancia un progetto, è impossibile restare indifferenti. E c’è da dire anche che, chi ha seguito i suoi progetti da solista senza troppi pregiudizi, ha potuto godere di diversi brani altrettanto belli scritti da Francesco Vigorelli a.k.a. Jake La Furia.
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Per i fan di lunga data, questa non è solo un’uscita discografica, ma un evento. Fame è un titolo che non lascia spazio a interpretazioni: Jake La Furia è tornato per prendersi quello che gli spetta. Sarà così? Noi intanto riascoltiamo un pò delle barre che ci ha regalato nei dischi precedenti e facciamo un ripasso dei suoi lavori più belli.