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Tusco & Dj Ghost: “il rap è una via di uscita sana da un ambiente negativo”. Intervista

Tusco & Dj Ghost hanno annunciato un disco insieme a fine settembre quando hanno pubblicato il video di Some steal some kill, title track dell’album fuori per l’etichetta tedesca Vinyl Digital

L’album, concretizzazione della collaborazione musicale tra Tusco e Dj Ghost ormai solidificata negli anni grazie a numerose esperienze e palchi calcati insieme in tutta Italia e in Europa, è 100% hip hop boom bap. Un viaggio nel mondo del sampling, del turntablism e delle metriche intricate.

Oggi, insieme a loro, abbiamo cercato di capire di più di questo disco e di come sia nato. Godetevi il viaggio!!!

Come mai Tusco x Dj Ghost e non Tusco e Dj Ghost?

In realtà non ha un significato vero e proprio è semplicemente un nuovo modo di scrivere una collaborazione musicale. Cerchiamo di rimanere aggiornati. (Ndr Ride!).

Mi spieghi la copertina del disco?

La copertina del disco a cura di Korvo Art è una tela che raffigura tante braccia umane che si aggrovigliano, le mani tengono strette armi o oggetti legati a vizi e dipendenze ma solo una riesce a sovrastare gli altri: la mano che tiene un microfono.

Si tratta di una metafora di come la musica, in questo caso il rap, rappresenti una via di uscita sana da un ambiente negativo pieno di triggers e strade pericolose che se percorse portano a perdersi o a addirittura rovinarsi la vita.

Il rosso è un colore predominante, anche nella maschera di uno dei vostri videoclip. Come mai questa scelta?

Abbiamo fatto delle prove con Korvo ed era il colore più d’impatto per noi, con tanti significati nell’immaginario comune come una situazione di allarme, di pericolo, le passioni viscerali , ed ovviamente il sangue versato, tutti temi che troverete nel disco.

Come mai il disco non ha così tante collaborazioni italiane?

Sicuramente non è pieno di featuring come altri progetti. Siamo comunque molto orgogliosi di avere all’interno i nostri brothers Ares Adami, Bighouse e Lord Madness. Per il resto le tracce sono nate da una spontanea volontà di fare la nostra musica quindi in diversi casi non abbiamo sentito la necessità di trovare un feat.

Inoltre, avevamo già avuto il piacere di avere tracce con feat internazionali come “Diamond OG” con Reks (Dj Skizo al beat) e “Home Street Home” Che Noir (prod Weirdo) ed abbiamo voluto continuare questa tradizione ospitando nella traccia “All Day” Ready Rock Dee (Yonkers, NY) e Don Enzo (Canada) , con i quali abbiamo tra l’altro condiviso un tour Europeo creando un bellissimo rapporto di amicizia oltre che lavorativo, ci saranno infatti altri progetti in futuro.

Some steal some kill. Da dove arriva questo titolo?

È il riassunto di una società violenta e individualista dove spesso ci distruggiamo a vicenda per motivi futili. Qualcuno ruba qualcuno uccide, è una costante nella storia della nostra specie.

Una figura ricorrente mentre lavoravamo al disco era quella della Jungla di cemento, una metafora emblematica per l’hip hop; i ricordi di storie del quartiere, esperienze vissute e i fatti di tutti i giorni, nonché le riflessioni che ne conseguono, sono l’essenza dei testi e del disco.

Cos’ha il vostro disco di diverso rispetto a tanti altri che escono oggi?

Partendo da cos’ha di diverso rispetto all’ultimo disco di Tusco, dove c’erano state dei tentativi di sperimentare su musica elettronica, o su beat più trap per cercare di avvicinarsi alla sonorità del momento, ogni traccia di questo nuovo album nasce dai tanti momenti in studio insieme dove l’unica volontà era quella di creare, quindi vinili, drum breaks, Mpc , book di rime e si seguiva la vibe, con testi a volte scritti a quattro mani . Quindi diciamo l’opposto di seguire un trend, magari questa non è una cosa comune.

State pensando di fare una serie di dischi? Magari legati da un concept?

Sicuramente ci piacerebbe fare altri dischi insieme, questo è il primo capitolo. Abbiamo intenzione di seguire l’ispirazione e l’alchimia che si crea in studio liberamente senza legarci necessariamente a un concept, ma più ad una visione comune.

Stamperete copie? Vinili?

La nostra intenzione è quella di stampare i vinili oltre che cd e merch. L’esperienza di Iron Icon LP, il precedente disco di Tusco uscito con GattoPirata Dischi è stata positiva ed è una sensazione veramente appagante avere il proprio lavoro inciso su vinile. Siamo molto affascinati da questo formato e ci piace l’idea di dare una dimensione fisica alla nostra musica, mentre un po terrorizza il fatto di avere fatto tanto lavoro e ritrovarsi solo con un link.

Avete in mente un tour?

Certo, per noi l’aspetto live e il contatto con le persone sono la parte più emozionante e anche una prova del nove che può confermare o meno l’efficacia del nostro lavoro, nonché fonte di ispirazione nella creazione di nuova musica. Al momento stiamo preparando un nuovo show per presentare il disco. Abbiamo già qualche data confermata e il desiderio è quello di suonare in più città possibili, sia in Italia che all’estero.

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