Rap italiano

Uècaro: Jazz, Rap e sangue napoletano. Approfondimento

“M’aggio distratto n’attimo” (mi sono distratto un attimo) è il titolo del nuovo album dei Uècaro, da qualche giorno online su tutti di gli store digitali. Con questo album, i Uècaro si presentano con un’identità già solida, tra virtuosismi lirici, arrangiamenti ambiziosi e scratches stilosissimi.

 Il gruppo nasce a Napoli nel 2024 da un’idea del bassista e docente Corrado Cirillo e del rapper Ciro “Op.Rot” Perrotta, da molti considerato un vero e proprio maestro dell’underground partenopeo.

Il progetto Uècaro fonde Jazz, Neo soul e Rap, con una forte identità legata alla lingua e alla cultura napoletana.

La formazione include nomi di spicco come il sassofonista Vincenzo Saetta, il chitarrista Felice Chiaravalle, il batterista e producer Francesco Varchetta (in tour con Clementino), ed il campione di scratch DJ Fakser.

 I riferimenti musicali spaziano da Miles Davis a D’Angelo, da J Dilla ai Jazzmatazz, ma con un sound molto personale: colto, contaminato e popolare.

Napoli c’è tutta: viscerale, elegante, contraddittoria;10 tracce da ascoltare più e più volte per poterne coglierne tutte le preziose sfumature.

Si sente tutta l’esperienza dei musicisti, che hanno fornito ad Op.Rot dei bellissimi tappeti sonori dove poter esprimere al meglio la propria poeticità.

Ed è proprio questa la forza del disco, la totale naturalezza con cui lo stile del rapper si fonde alle sonorità Jazz.

Dimenticate tutti i clichè del Rap; Op.Rot si lascia ispirare dalle leggende popolari della propria terra (A mana nera)  ,storytelling su personaggi del luogo (Boccettone) o “dediche amorose” (Bella e ‘ncazzosa) sciorinando flow che si incastrano alla perfezione con i fraseggi del sassofonista Saetta.

Non mancano le collaborazioni, per lo più non provenienti dalla scena Rap (Erminia Marcello, Mario Nappi, Mirella Schisano), ad eccezione del brano “Favelian” che vede la presenza di uno dei capostipiti del Rap campano: Sha One .

Una nota di merito inoltre, va fatta al fenomenale Dj Fakser, vera e propria punta di diamante del turntablism italiano (campione del Mondo e 5 volte campione italiano di scratch).

 In un periodo storico dove gli scratches latitano sulla quasi totalità dei dischi, i virtuosismi di Dj Fakser sono una vera e propria goduria per le orecchie degli appassionati del genere.

 In conclusione “M’aggio distratto n’attimo” è un album che vi consiglio di ascoltare,e magari far ascoltare a quell’amico che dice che “il Rap non è musica”… si ricrederà di sicuro!

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