Rap italiano

2 chiacchiere con Gabbo dei Cor Veleno

Gabriele (Gabbo) Centofanti, bassista e produttore, dal 1999 svolge attività concertistica con diverse formazioni spaziando tra vari generi musicali dalla classica al rock, passando per il funk e il pop fino ad arrivare al [[rap]], genere del quale diventa uno dei maggiori esponenti musicali grazie alla collaborazione iniziata nel 2006 e tutt’ora in essere con la band storica dei Cor Veleno,inizialmente formata da Primo, Grandi Numeri e Squarta e diversi anni dopo da Gabbo stesso.

Nel 2008 Squarta & Gabbo fondano ”Rugbeats”, studio di produzione musicale che ha prodotto e collaborato con numerosi artisti della scena rap e non solo, tra i quali gli stessi Cor Veleno, Coez, Gemitaiz, Madman, MezzoSangue, Roy Paci, Giuliano Sangiorgi, Jovanotti, Marracash, Mostro, Clementino, Colle der Fomento, Tormento, En?gma, Raiz, Gemello, Cranio Randagio, Rancore, Tre Allegri Ragazzi Morti e molti altri.

La forte passione per il jazz e la musica R&B ereditata da suo padre trombettista e la grande passione per il rap, portano Gabbo a dare vita a vari progetti musicali Nu-Jazz e a collaborare con alcuni dei più grandi nomi del jazz nazionale ed internazionale come Massimo Moriconi, Danilo Rea, Emilia Zamuner ed altri.

Ciao Gabbo! in primis ti chiederei di raccontarci come nasce la tua passione per la musica e di conseguenza la voglia di suonare uno strumento.

Essendo nato in una famiglia di musicisti, sono cresciuto contornato da musica e strumenti musicali, così ascoltando la black music e il jazz, generi ascoltatissimi tra le mura di casa, mi sono innamorato del basso che come sapete oggi è la mia vita!

Quando hai capito che la tua musica ti avrebbe permesso di ritagliarti un ruolo nel panorama rap italiano?

Probabilmente dopo l’uscita del primo disco prodotto da me e Squarta, ovvero “Leggenda”. Durante il percorso che portava al disco abbiamo pensato solo a far musica e divertirci ma dopo l’uscita Primo, Squarta e Grandi Numeri mi dissero che dovevo fare quello perché sarebbe stata la mia strada!

C’é una collaborazione che ricordi in maniera particolare rispetto alle altre?

Se escludo i Cor Veleno, essendo parte del gruppo, ti direi l’ultima collaborazione con Fabri Fibra che da sempre ritengo un artista Top!

Quali altri generi ti ispirano, escludendo il rap?

Sicuramente la black music, partendo dal jazz, blues, funk etc… Tutti generi che continuano ad influenzarmi molto e che spesso nei miei progetti paralleli amo fondere al rap in una forma di Nu-Jazz.

Federico

Steek nasce in un piccolo paesino della Sardegna negli ’80 per poi emigrare con la valigia di cartone e una sfilza di dischi hip-hop nella capitale. Durante la seconda metà degli anni ’90 viene folgorato dalla cultura hip hop in tutte le sue forme e discipline, dapprima conoscendo il rap Made in USA, arrivando poi ad appassionarsi al rap Made in Italy grazie ad artisti storici, quali: Assalti Frontali, Otr, Colle der fomento, Sangue Misto e molti altri. Fondatore della page “Il Rappuso” che lo porta a collaborare con tutta la scena rap underground italiana, mette la sua voce e la sua esperienza al servizio di LOWER GROUND con la trasmissione che prende il nome dalla sua creatura “IL RAPPUSO”.

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