Big EyeClassificheRap italianoRappuso Mag

IL RAPPUSO: 5 MOTIVI PER I QUALI NESSUNO DEVE SENTIRSI OBBLIGATO A FARE RAP

Il rap italiano, si sa, è oggi nella sua fase massima di successo. Sono lontani i tempi nei quali i supporters di questo genere musicale dovevano scavare negli scaffali dei negozi per trovare il disco tanto agognato. Questo a causa delle dinamiche di mercato e della distribuzione di quegli anni. Oggi per fortuna il rap è altro! Ormai si parla di un genere riconosciuto da tutti e soprattutto alla portata di tutti. Proprio questo processo che fa sì che gli utenti del rap abbiano mezzi e possibilità maggiori per poter far parte di questo gioco. Ciò che spesso si travisa, però, è che far parte del gioco non obbliga nessuno a doverne essere parte attiva in veste di “rapper”, specie se non si ha il talento né la coscienza critica per farlo. Ecco perché oggi noi de Il Rappuso vogliamo darvi “5 motivi per i quali nessuno deve sentirsi obbligato a fare rap”.

1- Saper fare rap richiede un talento specifico e, come può accadere di non aver talento per la ginnastica artistica,così può succedere per il rap. Quindi non serve né rompersi le ossa con tripli salti carpiati nè prendere in mano un microfono se non fa per noi.

2- Il microfono può essere un’arma potente quanto pericolosa e, se usato in modo improprio, può essere il mezzo più facile per un suicidio (artistico).

3- Se ami questo genere e questa cultura la cosa migliore che tu possa fare è quella di rispettarla. Non maltrattarla col “qualunquismo artistico”.

4- La scena italiana è già satura di rappers che vivono grazie allo scherno che il pubblico si fa di loro, quindi non serve continuare ad “aggiungere acqua nel mare”. 

5- Non sentirti obbligato a rappare. Infatti, anche se non hai il talento giusto per farlo, puoi trovare altre mille strade nella scena rap…Tipo scrivere cazzate su un sito come faccio io.

 

Federico

Steek nasce in un piccolo paesino della Sardegna negli ’80 per poi emigrare con la valigia di cartone e una sfilza di dischi hip-hop nella capitale. Durante la seconda metà degli anni ’90 viene folgorato dalla cultura hip hop in tutte le sue forme e discipline, dapprima conoscendo il rap Made in USA, arrivando poi ad appassionarsi al rap Made in Italy grazie ad artisti storici, quali: Assalti Frontali, Otr, Colle der fomento, Sangue Misto e molti altri. Fondatore della page “Il Rappuso” che lo porta a collaborare con tutta la scena rap underground italiana, mette la sua voce e la sua esperienza al servizio di LOWER GROUND con la trasmissione che prende il nome dalla sua creatura “IL RAPPUSO”.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.

Pulsante per tornare all'inizio