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Intervista a Ellie Cottino “Il legame con la cultura HH è stato determinante”

Oggi abbiamo il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Ellie Cottino, rapper Torinese classe ’98, che debutta nel 2020 grazie al singolo Hip Hop prodotto da Walter Bonnot.

Nel 2022 esce il suo primo disco ufficiale con Bonnot Music dal nome Verità Scomode. Ellie, che da sempre usa la sua musica per parlare di sociale, di politica e uguaglianza, pubblica oggi il singolo La Mia Gente per KML, nota etichetta con sede ad Amsterdam.

Il brano, prodotto da Doc Ketamer (ceo e producer della KML), ha un sapore tipicamente hip hop ed è accompagnato da un video girato nella città di Torino da Faraone (RWA).

Ti sei avvicinata alla musica grazie al rock e al pop. Come hai conosciuto invece il rap? E cosa ti ha spinta a iniziare a scrivere?

La prima canzone rap che ho ascoltato è stata Una volta sola dei Dogo. Era la sigla di un programma su MTV. Avevo 12 anni. Ricordo che mi aveva rapita perché mi ero sentita capita da quelle parole e a quell’età è tutto ciò di cui hai bisogno, specialmente se stai passando un momento difficile. Da quel momento mi sono infognata e ho iniziato ad ascoltare tutto il rap possibile, prima in italiano e poi americano e internazionale. Posso dire di avere imparato l’inglese così.
In realtà scrivevo già canzoni, prima del rap. L’esigenza era quella di criticare il mondo intorno a me e di far ridere i miei compagni. Ho iniziato a rappare in comunità, a 14 anni più o meno, per sfogare quello che stavo vivendo. Era il miglior modo per riempire le giornate.

Ti senti anche legata alla cultura hip hop? O semplicemente usi il rap come mezzo di espressione?

Il legame con la cultura HH è stato determinante. L’immaginario, i suoni, il linguaggio. Sono stata influenzata dai testi e dai valori che mi sono stati trasmessi da questa cultura, come la rivalsa, anche legati alla sfera politica e collettiva. All’inizio utilizzavo il rap come mezzo per esprimere delle cose che tenevo per me, poi ho iniziato a cercare delle persone con cui collaborare e da lì mi sono unita a altri membri della scena della mia città, girando gli studi e le Jam. Quindi sì, mi sento molto legata alla cultura Hip Hop e le devo tanto.

Che legame hai con la tua città, Torino?

Mi collego alla domanda di prima per dire che Torino è una città molto Hip Hop: nell’underground facciamo un sacco di jam e live. Abbiamo tanti artisti che spaccano e delle realtà che supportano e fanno belle cose in città. Per citarne un paio ‘O Red aka PNC che sta facendo delle jam al Da Giau, Original Artisti al Banfo, Furgo Funk al Dora. In generale la scena è unita. Sono molto legata alla mia città e alle persone che ne fanno parte, è la culla del mio percorso artistico e anche il luogo dove ho incontrato le mie sisters: b3tta, Kiki e Sista Sofy.

Dal contest di Bonnot, che ti ha lanciata, a oggi cosa è successo? Che progetti hai fatto uscire?

Dopo il contest abbiamo fatto un disco, Verità Scomode, uscito nel 2022. Sono cambiate tante cose da allora: ho fatto tanti concerti in giro per l’Italia e poi Amsterdam e Marsiglia. Nell’estate del 22 ho conosciuto Sista Sofy, la mia DJ, e da allora è la mia spalla in tutti i live. Sono molto felice di averla trovata. Dopo l’album ho fatto uscire qualche singolo con b3tta e con Baggy e dei video su Instagram e Youtube.

Parliamo del nuovo singolo La Mia Gente. Di cosa parli nel pezzo?

Nel singolo voglio rappresentare le persone come me. Lo dedico in primis ai miei amici, la mia famiglia per scelta. Ma anche a tutte le persone con cui condivido un percorso, che sia di vita vissuta o politico, chi viene da un contesto di disagio e ha gli occhi fissi sul proprio obiettivo. Inizialmente avevo scritto un altro testo, più introspettivo, ma una volta arrivata ad Amsterdam con tutta la crew per registrare il pezzo, sono stata ispirata dal casino che facevamo per le vie della città e ho riscritto il testo da zero nella lavanderia dell’ostello, l’unico posto silenzioso a disposizione. (ndr Ride!).

Come sei venuta in contatto con la KML?

Ho conosciuto Doc Ketamer l’anno scorso, tramite ‘O Red. Mi ha contattata e casualmente avevo in programma un viaggio ad Amsterdam; quindi, ci siamo messi d’accordo per vederci in studio da lui per registrare. Mi sono trovata stra bene sia con lui che con il suo team.

Il singolo farà parte di un disco di prossima uscita. Puoi anticiparci qualcosa?

Il singolo farà parte del mio secondo disco, che ho deciso di chiamare InCoroNazione, uscirà in modo indipendente il 7 giugno 2024. L’ho registrato a Torino, da Il Buon Paul. Il titolo è un gioco di parole: da un lato l’incoronazione di una regina (anzi, di più regine, ma questo lo scoprirete ascoltando la traccia omonima) dall’altra l’incitamento alla nazione a cantare i pezzi, che sono per la maggior parte politici e, in generale, a manifestare e prendere posizione.

In questo disco però, a differenza del primo, c’è anche un lato più introspettivo e privato, che faccio più fatica a far emergere di solito. È un disco che suona Hip Hop, ma ha anche delle influenze Reggae: una traccia ispirata alla Vapor Dub, prodotta da Gatomato, un giovanissimo produttore della scena Torinese e una traccia Hip Hop, prodotta da Kabaka Pyramid, artista Reggae Jamaicano, che seguo da anni e vincitore di un Grammy. Sono molto fiera di come è venuto e non vedo l’ora che sia fuori.



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