Nerone pubblica PENKILLER: un viaggio tra barre taglienti e profonda autoanalisi

PENKILLER: L’arte di uccidere gli altri e curare sè stessi con la medesima penna
È finalmente disponibile PENKILLER, il nuovo album di Nerone, pubblicato da Heirloom e distribuito da Believe, disponibile da oggi, venerdì 23 maggio, sia in formato fisico che digitale. Già in preorder nelle scorse settimane, il disco raccoglie una serie di collaborazioni di alto profilo e conferma ancora una volta l’identità unica e sfaccettata dell’artista milanese.
Tra gli ospiti figurano alcune delle penne più influenti della scena italiana e altre meno riconosciute ma che, a parer mio, meritano tanto: Ensi, Gemitaiz, Salmo, Jake La Furia, Shari, Dani Faiv, Nitro, Jack The Smoker, Heartman, Madman ed Eddy Veerus. Collaborazioni che non lasciano spazio al caso né a strategie algoritmiche, ma che contribuiscono a rendere PENKILLER un lavoro potente e senza filtri.
La dualità della penna di Nerone: cura o ferita?
Il titolo del disco è un gioco di parole che rivela molto su ciò che troveremo all’interno. PENKILLER richiama immediatamente il termine “painkiller”, ma lo sovverte: qui è la penna a essere il farmaco (o l’arma), capace sia di alleviare il dolore che di infliggerlo. Una metafora che attraversa l’intero progetto, dove la scrittura diventa strumento di vendetta e cura, in un costante equilibrio tra sfogo e riflessione.
“L’arte di uccidere gli altri e curare sè stessi con la medesima penna”: è così che Nerone riassume la filosofia dietro questo lavoro.
Tracklist di PENKILLER e collaborazioni
Il disco si apre con la title track “Penkiller” e si snoda attraverso 15 tracce che alternano banger potentissimi a momenti più intimi e introspettivi. Ogni traccia è costruita con una precisione chirurgica, e Nerone si dimostra ancora una volta un maestro del flow, capace di mescolare tecnica e sostanza.


Tra serialità e metafora: l’immaginario di “Dexter” nel rap di Nerone
“PENKILLER” non è solo un disco, è anche un’esperienza visiva e narrativa. Le atmosfere richiamano immaginari seriali come “Dexter”, tra freddezza analitica e esplosioni emotive. Ogni pezzo è un’operazione a cuore aperto, un’autopsia dell’anima in cui il rapper si mette a nudo, confrontandosi con se stesso e con i propri demoni.
Nerone: una carriera in costante crescita
Dopo essersi fatto notare con il secondo album ufficiale “ENTERTAINER” (che ha lanciato brani come “Emme I” e “Più forte di me” feat. Jake La Furia), Nerone ha continuato a consolidare la sua posizione con “GEMINI”, un disco pensato per spingersi oltre i confini del rap italiano. Nel 2021 è arrivato “MAXTAPE”, una raccolta di 18 brani puri, con collaborazioni del calibro di Fabri Fibra, Clementino, Nitro e Gemitaiz. Nel 2023 ha pubblicato “BRAVA GENTE”, album congiunto con Ensi, mentre a inizio 2025 ha lanciato il singolo “Las Vegas Freestyle”, confermando la sua instancabile attitudine da freestyler. Con PENKILLER, Nerone alza ulteriormente l’asticella, offrendo un disco concettuale, senza compromessi, affilato e profondo.
Fin dall’annuncio, l’uscita di questo disco ha generato grande entusiasmo. Credo che quella di Nerone sia una delle penne più autentiche che abbiamo nel nostro rap game. La sua capacità di passare dalle punchline più assurde e impensabili a tracce intime e profonde lo rende un artista completo. In entrambi i casi, riesce a colpire, proprio come un killer con la sua penna.
PENKILLER track by track: tra schiettezza e autoanalisi
Penkiller, Il più grosso, Big Show
Con un beat devastante di Verano e Rivo Undici, il disco si apre in maniera esplosiva con la title track. Come una vera e propria mitragliatrice, scarica una manciata di colpi indefiniti, tenendo l’ascoltatore sull’attenti, come a dire: “questo è solo l’inizio del viaggio”. Qui emerge la frase chiave di tutto il disco, sopra citata, che è l’opposto di ciò che solitamente si sente dire. Crudo, diretto, carico, sicuro di sé.
Sicurezza che torna forte e chiara nella seconda traccia, Il più grosso, pubblicata a sorpresa ieri alle 14:00. Una delle tracce più pesanti del disco, che ricorda ancora una volta e fin da subito l’autenticità di questo artista strepitoso.
In Big Show tornano Verano e Rivo Undici con un’altra produzione che fa saltare dalla sedia. E, siccome squadra che vince non si cambia, sulla terza traccia di PENKILLE torna anche la formazione già vista su “QVC 10” nella traccia Coppa Italia: Ensi e Gemitaiz. Gli amici di una vita, gli stessi che ci sono dal giorno zero. Quelli con cui la musica è l’ultima delle cose che condivide, ma di sicuro una di quelle che riesce meglio quando sono insieme.
Emmei 2
Quando il 14 maggio Nerone ha pubblicato sui suoi canali social la tracklist di “PENKILLER”, ho provato un brivido pensando a “Emme I”, che considero una delle sue tracce più belle di sempre. Immaginando come potesse essere la parte 2, pensavo a sonorità che riprendessero in qualche modo la prima. Invece, questa volta, la rabbia sembra trasformarsi in rassegnazione. Se Emme I, sul beat potente di Biggie Paul, arrivava dritta come un pugno in faccia, Emmei 2 arriva come un pugno allo stomaco.
Il tono della voce, il pianoforte, la melodia della produzione da brividi di Verano e A-Kurt. Il dipinto di una Milano vissuta, vera. Una narrazione che prosegue e che pone davanti all’ascoltatore un’immagine limpida di ciò che sta raccontando. Consiglio di mettere in pausa il disco, ascoltare la parte 1 e subito dopo questa. Poi proseguite con PENKILLER. Saranno 6 minuti di pura street poetry.
La skit geniale e l’ipocrisia della società in Contronatura
Ping Pong Skit, con la voce di Sara Penelope Robin, la tiktoker campana che è stata anche sul palco dei 99 Posse nel 2022, l’ho trovata semplicemente geniale. Ma quanto è bello il rap?
La traccia numero 6, di nuovo prodotta da Verano, è un’altra produzione che colpisce al cuore. Ha prodotto gran parte del disco e, secondo me, ha fatto davvero un gran bel lavoro. Una fotografia della società odierna, di quelle che ti restano impresse. E, a parer mio, nella top 5 di “PENKILLER”. Contronatura è una denuncia feroce contro le ipocrisie della società, che etichetta come sbagliato ciò che è semplicemente diverso. Il brano ribalta il concetto di “contro natura”, mostrando come siano invece ingiustizia, abusi e odio ad esserlo davvero. Con la sua penna diretta e disillusa, l’artista difende il diritto di essere se stessi senza dover chiedere il permesso. Chi resiste al conformismo e pensa con la propria testa diventa un “leader”. Vivere liberi, oggi, è il vero atto rivoluzionario.
Nerone, Salmo, Jake, DJ 2P: stile da vendere
Sul pianoforte di Verano che va a sfumare nella traccia precedente, Nerone apre l’ascoltatore a una riflessione malinconica, ma poi entra con prepotenza sulla traccia successiva insieme a Salmo, Jake La Furia e DJ 2P, e lo scenario cambia nuovamente. Del tutto. Stile, e basta! Anche qui, parliamo di artisti che collaborano da anni e che continuano a regalare tracce preziose a chi ancora ama un certo tipo di rap. Vi sfido a indovinare tutte le tracce campionate nel ritornello di Costolette! Fateci sapere nei commenti!
Pezzi di noi, Loser e il feat. con Nitro e Jack The Smoker
Pezzi di noi si muove su sonorità dancehall, rilassate ma mai leggere nei contenuti: la penna di Nerone resta tagliente anche quando il sound si fa più morbido.
Loser, con Dani Faiv e Shari, è una delle sorprese più piacevoli del disco. Un brano che sovverte le aspettative, grazie anche a un ritornello emotivamente potente di Shari e a una produzione brillante.
Che Palle, con Nitro e Jack The Smoker, è un concentrato di barre, sostanza e spirito di competizione: il rap al suo stato più puro. Nerone, Nitro e Jack sono in grandissima forma, e ogni volta che hanno un’occasione per dimostrarlo, tocca rimuovere l’ipotesi di un fallimento. Una garanzia per lo stato di salute generale di questo genere che tanto amiamo.
Non serve e Domani: la penna profonda di Nerone
Il modo in cui Nerone racconta le sue esperienze sentimentali riesce sempre a colpire. Sebbene ci siano brani precedenti decisamente più profondi e struggenti, anche qui ha tirato fuori un lavoro davvero notevole. Non serve narra di un legame irrisolto, dove attrazione e distanza si intrecciano senza mai trovare un punto d’incontro. Lei è una figura magnetica, libera e complicata, che lascia il segno ovunque vada, ma sembra sempre un passo più avanti, irraggiungibile. Lui la osserva, la rincorre con lo sguardo e con i pensieri, ma comprende che forse il suo posto non è accanto a lei. Dentro entrambi c’è una guerra: lei sogna di brillare, ma è intrappolata nei propri conflitti; lui cerca di capire se stesso mentre la perde. Alla fine resta una domanda sospesa: a cosa serve mostrarsi forti o belli, se dentro ci si sente in bilico?
Anche Domani per me rientra nella top 5 di Penkiller. Sono proprio i brani come questo che mi fanno amare più di tutto la penna e lo stile di Nerone. Quando riesce a equilibrare in modo così esemplare rabbia e malinconia, arriva al cuore più che mai. A rendere il tutto ancora più magico contribuisce sicuramente la voce graffiata di Heartman e l’ennesimo beat firmato Verano e Riva Undici. Brividi, davvero! Non ho altro da aggiungere.
Beh ok con Madman e Whatsapp Audio
Alla coppia prediletta di producer per Penkiller, Verano e Riva Undici, si aggiunge anche Adma nella traccia 13 con Madman. Beh ok una traccia davvero pesante, con un beat che sin dall’inizio fa capire che stiamo per ascoltare qualcosa di potentissimo. Buon ascolto!
Un altro pezzo geniale che mi ha gasato tantissimo è “Whatsapp Audio”. Un brano ruvido e diretto, che fotografa una vita fatta di eccessi, amicizie borderline, notti infinite e realtà distorte, ma vissute con intensità. Qui Nerone si presenta come un anti-eroe moderno: impulsivo, stanco ma lucido, impallinato (nel corpo e nella testa) dalle troppe cose fatte e non dette. Racconta i suoi giri tra stadio, auto, amici multietnici, sbirri da evitare e rapper da smascherare, con un tono disilluso ma tagliente. Ogni verso è come un audio vocale buttato lì, in una chat notturna, tra sarcasmo e verità scomode. Nessun ritornello, nessuna posa: solo uno sfogo sincero, tra paranoia, ironia e la voglia di restare in piedi anche quando tutto sembra andare storto.
Alla fine di un bellissimo viaggio chiamato PENKILLER
“Mi tieni” è un’altra traccia di autoanalisi, in cui le emozioni descritte da Massimiliano sono palpabili. Questa versione di Nerone è una delle mie preferite: riesce a coniugare perfettamente old school e sonorità moderne, rimanendo sempre al passo coi tempi ma anche un passo avanti rispetto a molti esponenti della scena.
Sulla stessa onda sonora, si chiude il disco con “Acufene”, featuring Eddy Veerus. Questa traccia è la degna chiusura di questo bellissimo viaggio chiamato Penkiller.
Conclusioni e date del PENKILLER SUMMER TOUR 2025
Che dire?! Il quinto album ufficiale di Nerone è un bel disco rap. Vi invitiamo naturalmente ad ascoltarlo e a farci sapere la vostra opinione sui nostri canali social. Qui di seguito vi lascio il link al disco e le date del PENKILLER SUMMER TOUR 2025. Buon ascolto rappuse e rappusi!
