Interviste

Intervista a Blnkay e Samir

Shimeon” è l’ album di Blnkay e Samir pubblicato il 27 ottobre 2022. 10 tracce rap con ritmiche e sonorità moderne che ci ha lasciato piacevolmente colpiti. Abbiamo scelto di fare due chiacchiere con gli artisti che lo hanno partorito:

1. Iniziamo dal titolo dell’album: perché proprio “Shimeon”?

Quando abbiamo iniziato a lavorare ai primi brani non avevamo ancora l’idea per un titolo. Successivamente ascoltando un album di Dave East e Styles P intitolato “Beloved” lo abbiamo trovato. Il titolo di questo album (Beloved) è il significato del nome David, nome di battesimo di entrambi gli artisti. Essendo anche noi omonimi abbiamo deciso di intitolare l’album “Shimeon” parola di origine ebraica dalla quale deriva il nome Simone che significa “Dio ha ascoltato”.

2. Come nasce la vostra collaborazione artistica e cosa vi ha spinto nel voler lavorare ad un joint album?

Ci siamo conosciuti circa 10 anni fa ad una battle a Genova, da cui è nata una stima sfociata poi in amicizia. Parecchi anni dopo, quando usciva il primo progetto ufficiale di Samir è arrivata la prima collaborazione. Avendo sempre condiviso gli stessi gusti musicali e avendo una visione comune rispetto alle produzioni e alle liriche dei brani rap, abbiamo cominciato a collaborare alla creazione di quelli che sono diventati i primi brani del nostro progetto. 

3. In “Shimeon” vi abbiamo visti collaborare con molti artisti: cinque produttori e nove rapper. Come avete scelto coloro che vi hanno accompagnato in questo progetto e quale può essere il filo conduttore che li lega tra loro?

Siamo legati da stima e affetto a tutti gli artisti che si trovano nell’album. Abbiamo scelto i 4 produttori al di fuori delle basi che avevamo già prodotto noi per cercare di ottenere da ognuno di loro un sound diverso che mancasse al nostro progetto. Per i featuring abbiamo cercato artisti che potessero, secondo i nostri criteri, adattarsi al meglio alle basi che avevamo selezionato.  

4. Ascoltando l’album, da subito, possiamo notare un rap crudo, dai contenuti forti e che non usa mezzi termini. Credete che il rap debba sempre rispecchiare questa filosofia? E quanto paga, alla lunga, l’essere così diretti?

Secondo noi il rap non deve rispecchiare nessuna filosofia, se è genuino è il frutto dello stato d’animo dell’artista in quel momento. Per questo motivo abbiamo scelto quelle sonorità e abbiamo scritto quel tipo di liriche, pur sapendo che l’utilizzo di un linguaggio troppo esplicito avrebbe riscontrato meno feedback.

5. C’è un brano al quale siete legati rispetto agli altri? E se sì, perché?

Il brano più sentito è sicuramente “Non Dovrei”, non solo per le tematiche personali ma perché siamo usciti dalla nostra “comfort zone”. Il ritornello di Libero, che ci ha dato l’input per le strofe, è stato fondamentale per la realizzazione di un testo così introspettivo. Poi c’è la  produzione che, con il pianoforte e la batteria suonati da Massimo D’Alessio, ha dato al brano un’impronta diversa rispetto al resto del disco. 

6. Avete intenzione di collaborare ancora in futuro?

Stiamo già lavorando su nuova musica sia nostra che in collaborazione con altri artisti.(Sia rappers che producers). Dovete solo rimanere connessi 

7. Chiudiamo l’intervista con un auspicio: Cosa vi aspettate, artisticamente parlando, dal vostro 2023 e cosa possono aspettarsi i vostri supporters?

Innanzitutto speriamo di poter continuare a portare “Shimeon” live come abbiamo fatto in questi ultimi mesi, e perché no, anche di più. A ottobre è uscito l’album ma non siamo stati fermi, chi sta aspettando nuova musica può stare tranquillo, come dicevamo prima basta rimanere connessi, manca poco. 

Federico

Steek nasce in un piccolo paesino della Sardegna negli ’80 per poi emigrare con la valigia di cartone e una sfilza di dischi hip-hop nella capitale. Durante la seconda metà degli anni ’90 viene folgorato dalla cultura hip hop in tutte le sue forme e discipline, dapprima conoscendo il rap Made in USA, arrivando poi ad appassionarsi al rap Made in Italy grazie ad artisti storici, quali: Assalti Frontali, Otr, Colle der fomento, Sangue Misto e molti altri. Fondatore della page “Il Rappuso” che lo porta a collaborare con tutta la scena rap underground italiana, mette la sua voce e la sua esperienza al servizio di LOWER GROUND con la trasmissione che prende il nome dalla sua creatura “IL RAPPUSO”.

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