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Dall’America arriva il primo vero “No” alla trap.

La trap ormai è un vero e proprio fenomeno globale. Un fenomeno altamente condizionante per i più giovani che spesso tende a far passare messaggi “non troppo educativi” come, per esempio, l’ostentazione continua di denaro, vestiti e gioielli.

A dare una dura “mazzata” mediatica, in America, ci ha pensato il noto comico, sceneggiatore e musicista Childish Gambino con il suo nuovo video “This is America” che già molto ha fatto discutere negli States e non solo. Un video che molto fa riflettere sulle reali condizioni della comunità afroamericana nella società di oggi. Nel videoclip lo stesso Gambino balla e gioca in un ambiente caotico e violento come ad evidenziare il contrasto tra la realtà sociale e ciò che la trap vuol far apparire, nascondendo una realtà fatta più di disagio sociale che di soldi e e vestiti Gucci. Infine, lo stesso Gambino, pone l’accento sull’industria musicale che a suo dire invoglierebbe gli artisti ad ostentare falsità piuttosto che a raccontare la realtà sociale che li circonda.

“This is America” è presto diventato virale e ha trovato i consensi di una gran parte della critica negli States.

La prima vera bocciatura alla trap arriva dall’ oltre oceano. Che sia l’inizio della fine della moda trap?

Federico

Steek nasce in un piccolo paesino della Sardegna negli ’80 per poi emigrare con la valigia di cartone e una sfilza di dischi hip-hop nella capitale. Durante la seconda metà degli anni ’90 viene folgorato dalla cultura hip hop in tutte le sue forme e discipline, dapprima conoscendo il rap Made in USA, arrivando poi ad appassionarsi al rap Made in Italy grazie ad artisti storici, quali: Assalti Frontali, Otr, Colle der fomento, Sangue Misto e molti altri. Fondatore della page “Il Rappuso” che lo porta a collaborare con tutta la scena rap underground italiana, mette la sua voce e la sua esperienza al servizio di LOWER GROUND con la trasmissione che prende il nome dalla sua creatura “IL RAPPUSO”.

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