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ALCHEMY è l’ultimo lavoro di GKS. La storia di un giorno in bus

Vi capita mai di pensare a cosa vi lasci un viaggio? Kilometri su kilometri, ore di spostamenti e notti in giro a scoprire i luoghi più nascosti del luogo dove state.

Sono in bus questa mattina – a proposito di spostamenti – e nelle cuffie sto passando in loop Alchemy, l’ultimo lavoro di GKS, beatmaker leccese classe ’91, attivo ormai da anni nel panorama italiano con beat-tapes e produzioni per vari artisti. Mi torna in mente una chiaccherata fatta con lui in auto, dove mi parlava del viaggio a Praga e dei dischi che aveva comprato là. Trovarmi adesso, mesi dopo, a tu per tu con il beat-tape nato da quella avventura mentre sto imprecando per il sovraffollamento del bus è un ottimo modo per scaricare il nervosismo.

Alchemy, questo il nome del neonato progetto di GKS, è un ascolto che sale e scende tra synths in 8-bit, bassi cupi e suoni dolci, una miscela agrodolce, ma non stucchevole come la salsa che lasci sempre quando vai al cinese. Un mix di atmosfere differenti si fanno spazio passando da una traccia all’altra, passando dai campioni grezzi e acerbi dei dischi cechi (non ciechi eh) alla interpretazione di GKS con la duplice influenza hip-hop e ambient che lo contraddistingue. Paroloni, per dire che GKS fa quello che più gli pare, non rimane ancorato ad uno stile, non è roba che si ascolta spesso in questi tempi sempre più omologati e omogenei.

Devo fare un cambio di linea, sono a metà corsa. Parte The Tower On Hill quando mi accorgo che l’altro bus non passerà prima di venti minuti, ho perso la coincidenza. Mi concentro sulla linea di basso, mentre mi siedo e cerco di stare tranquillo, e al secondo ascolto quasi mi ipnotizzo, al terzo non ricordo più quale bus sto ascoltando: questo pezzo funziona. Stessa storia per Bad Trips, il titolo non è ben agurante, forse premonitore di questa giornata sui mezzi di Barcelona. Giro un po’ per la via senza allontanarmi troppo dalla fermata, il campione portante di Bad Trips è davvero forte, ce l’ho in testa anche quando parte il pezzo dopo, BMO Paranoid, e forse GKS voleva ottenere proprio questo effetto.

G K S con i suoi aggeggi che vorresti avere anche tu

La D20 finalmente arriva, salgo e non c’è un’anima. È il momento di sedersi e lasciare spazio agli ultimi due brani di Alchemy, Limbo e Miss u, per questi ultimi 5 minuti non c’è niente che mi possa disturbare.

Il bus finisce la sua corsa – dopo un’ora – e scendendo tolgo le cuffie. Una ragazza accanto a me, fregandosene della mia salute mentale, ascolta raggaeton a tutto volume. Rimetto le cuffie, meglio farsi un’altro giro su Alchemy.

Grafica a cura di Dude

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Redazione

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