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Fai diventare l’Hip Hop patrimonio immateriale dell’UNESCO!

Il comitato promotore Hip Hop Protection è una libera associazione senza scopo di lucro che raccoglie adesioni per promuovere la candidatura della cultura Hip Hop nella lista dei patrimoni immateriali dell’UNESCO.

L’associazione HHP, nasce da un’iniziativa di Veronica Benanti AKA Benza (giovane leva della scena Hip Hop Dance romana), la quale, durante il suo percorso di studi in Storia dell’Arte presso la Sapienza di Roma, inizia ad approfondire le tematiche riguardanti la protezione dei beni culturali, la loro valorizzazione e il ruolo dell’UNESCO in questo ambito. Grazie all’appoggio di un professore della Sapienza, Maurizio Quagliuolo, decide, insieme ad altri tre soci promotori: Maddalena Perillo, Irene Alcaro e Alice Scasciafratti, di fondare il comitato promotore Hip Hop Protection, che nasce il 22 febbraio 2022 con l’obiettivo di creare una raccolta firme gratuita per promuovere appunto la candidatura della cultura Hip Hop nella lista dei patrimoni immateriali dell’UNESCO. L’associazione comincia ad attivarsi ufficialmente a giugno del 2022, grazie all’appoggio della scena ballettistica romana partecipando a varie collaborazioni e partenariati con associazioni ed iniziative con scopi affini, come ad esempio l’Hip Hop Cinefest.

Successivamente si associano ad HHP Melissa Antonelli e Maria Serena Borgo Caratti AKA Redd, (che insieme a Veronica Benanti rappresentano Bless Ma Rogia crew) come socie onorarie del comitato, attive in molte iniziative e partenariati che HHP ha concluso in questo periodo di tempo e anche loro parte integrante della scena ballettistica romana Hip Hop, House e Popping.

La teoria che sta portando avanti HHP è quella secondo cui la cultura Hip Hop sia conforme per sua natura ai requisiti richiesti dall’UNESCO. Come si evince dalla Convenzione UNESCO di Parigi per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, emanata nel 2003, il patrimonio immateriale è rappresentato da tutto ciò che identifica una determinata comunità di persone in una determinata area. Ma per far sì che una cultura sia riconosciuta nella lista dei patrimoni immateriali dell’UNESCO, è indispensabile il riconoscimento della stessa comunità che l’ha prodotta. Ecco perché HHP sta proponendo una petizione mondiale.

Il Comitato Hip Hop Protection si impegna al coinvolgimento della comunità tutta e non solo. La chiamata è ai padri fondatori, alla comunità nativa del Bronx, alla scena mondiale e a chiunque riconosce la cultura Hip Hop come patrimonio culturale. Per maggiori informazioni e per aderire all’iniziativa visita il sito www.hiphoprotection.com

Federico

Steek nasce in un piccolo paesino della Sardegna negli ’80 per poi emigrare con la valigia di cartone e una sfilza di dischi hip-hop nella capitale. Durante la seconda metà degli anni ’90 viene folgorato dalla cultura hip hop in tutte le sue forme e discipline, dapprima conoscendo il rap Made in USA, arrivando poi ad appassionarsi al rap Made in Italy grazie ad artisti storici, quali: Assalti Frontali, Otr, Colle der fomento, Sangue Misto e molti altri. Fondatore della page “Il Rappuso” che lo porta a collaborare con tutta la scena rap underground italiana, mette la sua voce e la sua esperienza al servizio di LOWER GROUND con la trasmissione che prende il nome dalla sua creatura “IL RAPPUSO”.

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