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Beyond The Streets, fra critiche e spunti di riflessione – Saatchi Gallery, Londra

Definire Beyond the Streets solo come una mostra itinerante di graffiti è sbagliato e riduttivo. Questo progetto, ideato da Roger Gastman nel 2018, raccoglie il lavoro di numerosi artisti, la legacy di chi c’è stato prima e quei valori che hanno visto nascere dalla strada una delle arti più sottovalutate di sempre, quella del writing.

Beyond the Streets è un vero e proprio movimento culturale ed educativo. Celebra i creatori e i trasgressori delle regole, gli agitatori e gli istigatori. È il luogo in cui riflettere sui concetti di graffiti, di writing, di street art, di illegalità e di commerciabilità.

Entrata della mostra alla Saatchi Gallery di Londra.

Una critica, un pensiero se preferisci: l’arte di strada appartiene alle strade

Gli appassionati di arte e i curiosi ameranno questa mostra. Io stessa, dal punto di vista giornalistico e artistico, non posso che non raccomandarla. Non posso negare che la cura per i dettagli e la user experience dell’evento non siano stimolanti e completi dal punto di vista storico e culturale. Molte delle opere d’arte sono emozionanti e molte sale, dedicate alla parte musicale e allo street wear, sono archivi storici esemplari.

Ma che si tratti della Filadelfia degli anni Sessanta, dove le tag di Cornbread hanno inventato il writing moderno, o che si tratti della murata piena di pezzi in Cisgiordania dove la barriera taglia fuori la città di Betlemme dal resto di Israele, l‘arte di strada … appartiene alle strade.

Di natura territoriale e ribelle, il writing e la street art tendono a trasmettere un messaggio che provoca discussioni e consapevolezza su questioni sociali, geo-localizzandosi in un’epoca, con un linguaggio, una cultura e un luogo specifici.

Per questo, come attivista di street art e come testa hip hop, pur riconoscendo il valore di un progetto come Beyond The Streets, io preferisco ancora imbattermi in essa sul posto, dove ha calore, ruvidità ed energia, non su un piedistallo in un cubo bianco, dentro una teca o all’interno di una galleria di lusso.

Beyond The Streets, più dettagli sulla mostra di Londra

Nonostante la mia premessa e le mie preferenze personali, la mostra che ho avuto il piacere di visitare qualche giorno fa alla Saatchi Gallery di Londra, rappresenta un vero e proprio viaggio nella storia del writing e delle sua evoluzione.

Le exhibition room e gli stand, sviluppati in tre piani con oltre 150 artisti che abbracciano sei decenni e diverse città, fanno letteralmente viaggiare il pubblico immergendolo nel clima dei ghetti newyorkesi hip-hop degli anni ’70.

Attraverso gli artisti che hanno contribuito alla nascita del movimento, a quelli che lo stanno rivoluzionando negli ultimi anni, attraverso la moda, il cinema e la black culture, si apprende come il writing, oltre ad essere strettamente legato alla cultura hip hop, si sia poi fuso anche alla più generale cultura della street art, agli ambienti punk e sia passato dall’avere un accezione negativa (soprattutto all’inizio col termine graffiti) fino a diventare un linguaggio artistico legalizzato e per le masse.

La mostra celebra, e racconta, l’impatto globale e il successo del writing e della street art, che sono passati dai muri della città e dai treni alla cultura pop, alla musica, alle copertine degli album, alle pubblicità, ispirando anche disegni grafici come il poster Hope di Shepard Fairey per Obama.

Qualcosa in più su Beyond the Streets e chi l’ha ideata

Roger Gastman, nato nel 1977 nell’Ohio, è un curatore d’arte, regista ed editore che si occupa da sempre di graffiti e di arte di strada. Nel 2028 ha dato vita al progetto Beyond the Streets, una mostra itinerante su larga scala di street art e graffiti.

La prima in assoluto, nel 2018, si è tenuta a Los Angeles, in California su una superficie di oltre 40.000 metri quadrati e la partecipazione di oltre 100 artisti. Nel 2019 si è spostata a Brooklyn, New York, mentre durante la pandemia di Covid-19, Gastman ha collaborato con NTWRK per presentare Beyond the Streets Virtual Art Fair sia nel 2020 e nel 2021.

Nel 2022, Gastman ha aperto una galleria permanente Beyond The Streets a Los Angeles, California. Mentre nel 2023, l’esibizione si è tenuta a Londra, alla Saatchi Gallery. Beyond the Streets ha iniziato a pubblicare libri nel 2018, producendo numerose monografie di artisti che si possono comprare durante le varie mostre itineranti o anche sul sito web.

Se vuoi vedere più foto inerenti alla mostra di Londra clicca qui !!!!

Selene Luna Grandi

Italian journalist, creative and public relator. I moved to London in 2015 after several years of experience as war correspondent for some Italian Newspapers. I write, promote and I'm involved in projects about Medicine, Health, Urban cultures, Environment.

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