IntervisteRap italiano

Scopri la verità di Dj Jad e il suo nuovo progetto Articolo 31 2.0

Innanzitutto benvenuto da tutto lo Staff del Rappuso e grazie per aver accettato di parlare con noi. L’artista che andiamo oggi a intervistare non ha certo bisogno di presentazioni Dj Jad: turntablist/Dj, membro degli Articolo 31 e uno dei producer più influenti e conosciuti del panorama italiano.

Negli ultimi tempi c’è stato un intenso botta e risposta tra te e J’Ax. Puoi spiegarci le motivazioni alla base di questo diverbio e in generale come si è sviluppata tutta la vicenda?

Vorrei iniziare questa intervista spiegando che per quanto mi riguarda la vicenda è conclusa. E’ stato sofferente per me conversare attraverso dei video, avrei invece preferito risolvere la situazione parlandone direttamente di persona. Posso dire che al momento sto scrivendo un libro che uscirà per fine anno che racconterà tutta la mia storia, dai primi anni fino ad arrivare ai giorni nostri. Saranno inoltre presenti curiosità e aneddoti e spero che questo libro possa chiarire tutti i punti e le vicende di questi anni.  Le critiche che sto ricevendo nell’ultimo periodo non sono altro che uno stimolo positivo che mi dà la forza per continuare a fare la mia musica, sempre con lo stile e l’attitudine che da anni mi contraddistingue.

Ritorniamo sull’argomento articolo 31. E’ appena partito il nuovo tour articolo 31 2.0.  Com’è nato questo progetto, chi coinvolgerà e se vuoi anticiparci qualche curiosità a riguardo.

L’idea del progetto è nata da un amico che mi ha spronato a fare i pezzi degli Articolo 31 reinterpretandoli con musicisti (artisti con cui già avevo collaborato e di cui ho una profonda stima). Era una sorta di dovere verso la gente, riproporre la mia musica in chiave diversa attraverso generi come il Reggae, la Ska oppure il Funk. Nonostante siano ormai passati alcuni anni, in queste prime date del nuovo tour ho ritrovato lo stesso calore e amore degli anni passati. La gente vuole la musica e Articolo 31 è un valore che tengo stretto dentro di me, una sorta di missione che devo portare a termine. Un esempio significativo è rappresentata dalla nostra cantante che era un fan degli Articolo 31 e ora canta con me. Ho portato la mia gente sul palco, con i valori che mi hanno sempre caratterizzato, l’adrenalina e l’energia di vent’anni fa.

Facciamo un salto nel passato. Come hai iniziato ad approcciarti all’hip hop e quali sono stati i primi punti di contatto con questa cultura?

L’amore è nato dai dischi visti al mercato in piazza quando ero piccolo. Nel corso degli anni con le esperienze e la conoscenza acquisita, la passione è aumentata sempre più fino a diventare una vera e proprio magia da cui sono stato rapito. Per me Hip Hop è sempre stato sinonimo di educazione, aggregazione e possibilità di essere se stessi esprimendosi attraverso questo potentissimo mezzo. L’intero percorso musicale lo troverete come scritto sopra nel mio libro.

È da poco uscito il vinile di Beat in my soul vol.2, raccolta di strumentali giunta al suo secondo atto. Come definiresti questo progetto, quali sono le motivazioni dietro la sua nascita e com’è stato il percorso tra le due raccolte uscite a distanza di due anni?

Beat in my soul rappresenta la mia anima più intima e profonda ed ha l’obiettivo di far conoscere alla gente l’arte del beatmaking e del campionamento. Questo progetto è nato da una mia esigenza personale per educare le nuove generazione e per stimolarle. Ho ricevuto diversi messaggi riguardanti consigli su quali giradischi utilizzare per ascoltare i vinili. Il disco fisico è sempre fondamentale per lasciare una traccia di se stessi attraverso un supporto concreto. Il secondo volume è stato un po’ più sofferente, ma il mio obiettivo era sempre quello di dare il meglio possibile agli ascoltatori cercando di stupirli e stupire me stesso. I soldi e la fama sono solo una parte del totale, infatti, l’edizione limitata della raccolta era motivata da una voglia di fare qualcosa di educativo. Spero inoltre che queste due raccolte possano stimolare nuovi producer/Dj’s e che nuova gente si avvicini a quest’ambiente grazie ai miei lavori.

Qual è la tua concezione di Dj e di turntablist dopo anni che sei nella scena e hai visto e vissuto diverse realtà ed esperienze?

L’evoluzione nella musica è continuamente in atto, ma il mio segreto è non sentirmi mai arrivato. Un turntablist è un vero e proprio musicista: la tecnica è importante ma le chiavi sono l’animo e passione. La ricerca e la musicalità sono altre due doti fondamentali: purtroppo in Italia rispetto al resto d’Europa difficilmente vengono riconosciute queste qualità.  L’unica possibilità è continuare a lavorare con impegno, passione e con la convinzione nei propri mezzi che un giorno daranno i loro frutti. C’è anche da dire che non tutti hanno il gusto per apprezzare le cose raffinate, anzi sono quasi di nicchia e gradite solo da un ristretto gruppo di persone. Il mio scopo è portare visibilità a questo ruolo per farlo arrivare a pari con gli altri del settore.

Cosa ne pensi del beatmaking/turntablism in Italia al momento? Quale show cui hai avuto modo di assistere pensi incarni al meglio la tua visione di questo ruolo?

In Italia ci sono molti artisti validi e bisogna solo togliersi il cappello davanti ad alcuni di loro. La gente è seria e si applica e c’è quella sana competizione che porta al confronto per migliorarsi ogni volta diventando sempre più forti e completi.

Infine se vuoi anticiparci qualche tua collaborazione in uscita e qualche progetto che sicuramente avrai in cantiere. Su che piattaforme possiamo continuare a seguire e acquistare i tuoi lavori? Grazie per il tempo e per la disponibilità.

Sicuramente l’album Articolo 31 2.0 con un insieme di artisti e di collaborazioni. Ho anche in lavorazione un album underground con il rapper Youss Yakuza: al momento preferisco lavorare con artisti meno conosciuti riprendendo le mie radici. Per quanto riguarda la parte social potete seguirmi su Soundcloud, Youtube e acquistare le raccolte Beat in my soul sul sito Kappadistribution o su Bandcamp.

https://www.youtube.com/watch?v=NBFe3S1BJI8

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Redazione

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