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“Drago, vol.4” è un ritorno alle origini

Il Vol.4 della saga del “DRAGO” è un ritorno alle origini sul piano del sound con sample, cassa e rullante anni 90’, ritornelli in stile Golden Age di New York.

Partendo dalla cover possiamo subito notare che c’è una doppia citazione. Nello specifico alla scena di Trainspotting in cui Begbie gioca a biliardo, bucando rovinosamente il tavolo con la stecca poiché disturbato; solo che invece di imbucare la palla n°8 come nel film, il rapper davanti a sé ha la quarta “sfera del drago” di Dragon Ball.

La sfera n°4 appare nel primo capitolo del manga ed è, a livello affettivo, la più importante in quanto lasciata in eredità a Goku da suo nonno.

La produzione dell’ep è affidata al giovane beatmaker piemontese Funky Dade,da poco in uscita col suo ultimo album, anch’esso autoprodotto, “Viaggio in solitaria”.

Questo capitolo vede la presenza costante di una donna, in arte Greta Greza, la quale con rime affilate e flow serrati detta il tempo in maniera del tutto originale, affiancandosi al protagonista in perfetta simbiosi sul ritmo dei beat.

Tornando sulla cover, il progetto grafico è stato curato da Yest il quale si alterna mensilmente con Doubi alle lavorazioni, creando così un connubio di stili, di tasselli di vario genere e colore che comporranno il mosaico finale.

Le foto, come per tutti i volumi della saga, sono state scattate da Greta Greza.

FELP

“La morte arriva così al volo che non te ne accorgi

la vita arriva solo de da solo poi risorgi,

prima raccogli poi riattacca tutti i cocci,

sei parte di un mosaico sai che non possiamo opporci”

GALASSIA

“Non te ne rendi conto, finché non rendi il conto,

tutti i mali che affronto fossero passi avrei già percorso il mondo”

APPUNTI

Senti bene lo spessore, il mio fa compressione,

Greta Greza resta impressa come in radio un tormentone

Federico

Steek nasce in un piccolo paesino della Sardegna negli ’80 per poi emigrare con la valigia di cartone e una sfilza di dischi hip-hop nella capitale. Durante la seconda metà degli anni ’90 viene folgorato dalla cultura hip hop in tutte le sue forme e discipline, dapprima conoscendo il rap Made in USA, arrivando poi ad appassionarsi al rap Made in Italy grazie ad artisti storici, quali: Assalti Frontali, Otr, Colle der fomento, Sangue Misto e molti altri. Fondatore della page “Il Rappuso” che lo porta a collaborare con tutta la scena rap underground italiana, mette la sua voce e la sua esperienza al servizio di LOWER GROUND con la trasmissione che prende il nome dalla sua creatura “IL RAPPUSO”.

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