Interviste

Exit: Intervista ai “Project 205”

“Exit” è il titolo del primo album della formazione rap Project 205, pubblicato da Time 2 Rap. La band nasce nel 2021 dall’unione dei rapper romani  Manuel D’Amico alias Strikkiboy (di Tor Bella Monaca) e Valerio Civico alias Zapata J (di Casal Bruciato), con il napoletano Alberto Di Domenico Riquetti  alias Haen MC (di Ponticelli). Il numero “205” nel nome rappresenta i KM che dividono il Rione Conocal a Napoli e il quartiere Tor Bella Monaca a Roma.

“Exit” è un disco che racconta i quartieri dai quali provengono gli artisti che compongono la formazione Project 205 e non abbiamo voluto perdere l’occasione di saperne di più:

Come nasce il vostro progetto artistico?
Sia umanamente che artisticamente ci accomuna la provenienza dalle periferie, e la voglia di rivalsa tramite la musica rap. L’idea di formare un gruppo viene dall’intesa e il feeling durante la realizzazione della traccia “Aoh” che è presente sulla compilation “the gate of hell vol.2” uscita per Quadraro basement.

Nel vostro gruppo possiamo ascoltare gli accenti di Napoli e Roma. Cosa accomuna queste due
città se parliamo di rap?

Le scene sono molto simili, sicuramente nella scena campana, emerge più marcatamente una contaminazione neomelodica, mentre nella scena romana si notano più contaminazioni legate al rap
americano ed europeo. La fusione delle due città in rap, e artisti con stili completamente diversi, è stata la chiave della nascita del “Project 205”.

Il 28 ottobre 2022 è uscito il vostro primo album “Exit”. Qual è il filo conduttore che collega le 8
tracce presenti nel disco?

Diciamo che già il titolo del disco “Exit”, riassume perbene il filo conduttore dell’album,
la rivalsa, il prendere quanto più dal nostro vissuto e cercare in tutti i modi di migliorare il presente.
In linea generale l’ idea è quella di trasformare le sensazioni negative in qualcosa di positivo.

In “Exit” sono presenti i featuring di Santo Trafficante, Aurel e Gina Montana al rap, Dott. Testo,
Studer, Lino Nacapito e White Noise alle produzioni e Drugo agli Scratch. Come avete scelto gli
artisti che vi hanno accompagnato in questo percorso?

Per quanto riguarda i feat abbiamo preferito collaborare con artisti con cui abbiamo stima e rapporto di
amicizia. (Feat: Aurel, Gina Montana e Santo Trafficante). La scelta del sound del disco e quindi dei beatmaker, è avvenuta in modo naturale e spontaneo, fatta eccezione per le due produzioni di Dr Testo dove l idea del prodotto finale era già ben definita . (Produzioni: Studer, White Noise, Lino Nacapito, Dottor Testo. Scratch: Drugo).

Al centro del vostro progetto notiamo la presenza delle borgate come punti fisso. Quanto è importante per voi l’appartenenza a quei luoghi e quanto è importante la narrazione degli stessi
attraverso la vostra musica?

E’ fondamentale, rioni e borgate ci rappresentano, e noi rappresentiamo loro.
Nel disco emergono esempi di personaggi, di situazioni, il nostro impegno sta nel far capire che una
chiave c’è, ci sono altre vie.

Abbiamo avuto modo di vedervi live sul palco, pochissimo tempo fa, e il livello dello show
proposto ci ha davvero impressionato. Quanto è importante portare la vostra musica sul palco, in
un era nella quale sembra esista solo su spotify?

Tutto ciò che facciamo inerente alla musica, ovvero scrittura, registrazioni, interventi social, interviste
etc., per noi è tutto finalizzato al live. E’ importantissima la performance sul palco e ci lavoriamo costantemente. Spotify e tutto ciò che è digitale serve, aiuta per gli ascolti, ma comunque parliamo di piattaforme, fredde, al live incontri ed interagisci realmente con il tuo pubblico.

Cosa ispira la vostra musica oggi?
Libri, cinema, realtà e il quotidiano di ognuno dei componenti della band.

In ultimo vogliamo chiedervi: cosa possiamo aspettarci dai “Project 205” in futuro?
Siamo fuori con il disco da poco e presto lo suoneremo live. Stiamo lavorando a nuova musica, come
sempre, però ora siamo concentrati su “EXIT” .

Federico

Steek nasce in un piccolo paesino della Sardegna negli ’80 per poi emigrare con la valigia di cartone e una sfilza di dischi hip-hop nella capitale. Durante la seconda metà degli anni ’90 viene folgorato dalla cultura hip hop in tutte le sue forme e discipline, dapprima conoscendo il rap Made in USA, arrivando poi ad appassionarsi al rap Made in Italy grazie ad artisti storici, quali: Assalti Frontali, Otr, Colle der fomento, Sangue Misto e molti altri. Fondatore della page “Il Rappuso” che lo porta a collaborare con tutta la scena rap underground italiana, mette la sua voce e la sua esperienza al servizio di LOWER GROUND con la trasmissione che prende il nome dalla sua creatura “IL RAPPUSO”.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.

Pulsante per tornare all'inizio